LA STRADA PER FONTANAFREDDA
Nel febbraio del
2016, dopo 40 anni di servizio prestato nell'Arma dei Carabinieri, sono andato
in pensione e mi sono trasferito dal Comune di Gandino (BG), dove dal giugno
1983 al febbraio 2016 sono stato Comandante della locale Stazione dei
Carabinieri, a Valeggio sul Mincio. Una realtà quest’ultima, totalmente nuova e
sconosciuta e senza alcun legame familiare o altri motivi che mi potessero
indurre a questa scelta. All’inizio del 2014, maturata l'idea di andare in congedo,
visto che sia a me che a mia moglie sarebbe piaciuto stabilirci sul Lago di Garda,
una mattina decidemmo di raggiungere Peschiera. Qui tra le numerose agenzie
immobiliari visitate, un agente della "Gabetti" ci ha presentato
alcune soluzioni abitative in Peschiera e dintorni. Poiché le prime proposte
non erano di nostro gradimento, ci è stato suggerito di vedere a Valeggio alcune
nuove abitazioni che avrebbero potuto fare al caso nostro. Trascorso qualche
giorno siamo tornati nuovamente all'agenzia e con l’addetto abbiamo visitato a Valeggio
un quartiere completamente nuovo, sito a qualche centinaio di metri dal centro.
Rimasti favorevolmente impressionati dalla zona, dalla tipologia delle
costruzioni e dai costi molto vicini alle nostre disponibilità, senza esitare
ulteriormente, abbiamo entrambi deciso di acquistare uno degli immobili che ci
erano state proposti. Il 19 febbraio 2016, mio ultimo giorno di servizio
nell'Arma, ci siamo definitivamente trasferiti nella nuova abitazione. Inizialmente,
nonostante mia moglie fosse particolarmente entusiasta, io soffrivo la mancanza
del mio lavoro, del luogo dove per oltre trent’anni avevo avuto la
responsabilità di una Stazione dell’Arma su un territorio di 5 comuni e circa
18.000 abitanti. Improvvisamente mi sono sentito come disorientato, privato
della mia intensa attività quotidiana, del mio ruolo istituzionale e del fatto
di essere sempre in mezzo alla gente a gestire situazioni di ordine
pubblico e di sicurezza che variavano di
ora in ora: dal furto al sinistro
stradale, dalla lite in famiglia al suicidio e quant'altro accade
quotidianamente in ogni contesto sociale.
Pertanto, dopo
qualche mese ho accettato una proposta di lavoro par-time, offertomi da
un'agenzia investigativa di Milano per la quale ho deciso di prestare la mia
attività per un periodo di quattro mesi. Questa esperienza mi ha entusiasmato, mi
ha fatto sentire nuovamente utile e inoltre ho potuto esprimere tutta la competenza
maturata durante gli anni trascorsi nell'Arma. La nuova attività mi aveva
talmente preso che rimanevo lontano da casa giornate intere per effettuare
accertamenti e indagini, in varie località della Lombardia, fino a sentirmi
condizionato nella libertà e costretto a decidere di abbandonare.
Alla luce di
questa esperienza mi son chiesto: “perché non entrare nel mondo del
volontariato e dedicare il mio tempo alle persone che hanno bisogno e rendere
un servizio alla società?” Con questo spirito (siamo nel 2017 ad un anno dal
mio arrivo a Valeggio) mi sono attivato in tal senso. Avuta notizia che
un'associazione di volontariato cercava autisti per trasporto di persone dal
proprio domicilio ai vari Ospedali e Istituti della Provincia di Verona, ho
dato subito la mia disponibilità e, motivato da un forte e sincero entusiasmo,
ho iniziato il servizio di autista volontario.
Con il passare del
tempo mi sono reso conto che il servizio di volontariato mi gratificava e mi
dava serenità; inoltre mi permetteva di conoscere molte persone e realtà, tra
le quali la Casa di Spiritualità di Fontanafredda in Valeggio, gestita da
alcune suore dell'Istituto Don Mazza di Verona.
Ho potuto
approfondirne la conoscenza grazie ai numerosi incontri e seminari organizzati
durante l’anno. In tali occasioni vengono ospitati gruppi di persone che
trascorrono un breve periodo in questo luogo speciale, circondato dalla natura.
Qui possono trovare serenità e la possibilità di discutere le varie
problematiche personali e familiari sempre supportate da personale competente
invitato a seconda delle esigenze. Nei primi mesi del 2018, in occasione del
Raduno Nazionale dei Carabinieri in congedo a Verona, un mio collega romano mi chiese
se potevo indicargli un luogo per alloggiare un gruppo di soci provenienti da
Roma. Chiesi pertanto alle suore che, entusiaste di ospitare per la prima volta
un gruppo di ex Carabinieri, diedero il loro assenso.
Nel frattempo i
miei incontri con le suore di Fontanafredda erano diventati sempre più
frequenti. Avendo visto che presso la loro Casa c'era bisogno di svolgere dei
lavori di manutenzione, giardinaggio, trasporto delle stesse suore presso il
loro Istituto di Verona e in altri siti della provincia, ed altre varie attività, mi sono proposto di
fornire il mio contributo di volontariato.
Non mi sembrava
vero di poter trascorrere alcune ore in un contesto così gradevole, immerso nel
verde e circondato da vigneti e frutteti; ritornavo col pensiero alle mie
origini contadine e ai momenti spensierati trascorsi in mezzo ai campi con i
miei genitori e fratelli. Anche ora, ogni volta che mi trovo a svolgere qualche
attività in mezzo al verde che circonda la Casa di Spiritualità, provo un senso
di serenità e di pace. Nella mia mente tornano i bei ricordi di gioventù, della
quotidianità, di un mondo rurale passato con i suoi momenti di tanta fatica e
lavoro ma anche di felicità e di allegria. Momenti generati dalle cose più
semplici, dall'educazione e dal rispetto verso gli altri e dalla considerazione
che veniva data alla vita e alla natura stessa.
E’ sempre bello
ritornare ma anche solo immaginare la tranquillità, i colori e i tipici odori
della campagna che abbellisce e rende speciale “la Casa di Fontanafredda”.
Luogo
di spiritualità e di raccoglimento custodito gelosamente da Suor Raffaella,
Suor Teresa, Suor Luigia e Suor Domenica alle quali mi sono affezionato e per
le quali nutro particolare stima.
E' un luogo che mi
sento di consigliare a qualsiasi persona e/o famiglia che voglia trovare uno
spazio dove sostare per riflettere, riconciliarsi e pregare, lontano dal
trambusto e dalla frenesia della vita moderna che ci ha "robotizzati"
con la tecnologia e la globalizzazione fino a farci dimenticare il valore
imprescindibile della vita e dei rapporti umani con il prossimo.
Sono onorato e
felice di aver trovato lungo la mia
strada .....Fontanafredda!!!
Giovanni
Mattarello